Accordo Ue, svolta dell’Europa. Il coro è quasi unanime. Mentre BlackRock esorta gli investitori a puntare sul Vecchio Continente, più avanti rispetto agli Usa. Come stupirsi? Dietro alla ‘svolta’ a ben vedere c’è lo zampino – o zampone – della Roccia Nera, che negli Usa a marzo si è aggiudicata la gestione totale del salvataggio miliardario delle imprese americane da parte della Federal Reserve, diventando ormai la “quarta branca del governo”. Non solo.
La Ue da parte sua , nel suo piano di aiuti da €1000 miliardi emetterà bond comuni ed elargirà fondi e prestiti ai paesi membri, ma lo farà in cambio di riforme, ovvero di interventi nelle politiche fiscali dei governi europei. Una rotta globale indicata giusto un anno nel corso del meeting annuale a Jackson Hole dei banchieri centrali, dietro proposta di emissari della Roccia Nera, sulla base del suo Documento o Libro Bianco pubblicato una settimana prima. Un piano in atto, che un anno dopo Black Rock nell’Outlook sul suo sito definisce <una Rivoluzione>.
Il Covid-19 poi ha aiutato, capitando come si usa dire ‘ a fagiolo’. E oggi Black Rock oltre a gestire gli stress test delle banche europee per conto della Bce, è diventata pure consulente dell’Ue su come incorporare le pratiche ambientali, sociali e di governance nella gestione del rischio da parte delle banche, di gran parte delle quali è azionista e quasi tutte sue clienti. Pratica in cui peraltro eccelle.
Un protagonismo ormai anche politico, quello del maggior gestore di attivi del mondo, che impensierisce non poco gli osservatori più attenti, nel generale silenzio mediatico. In un quadro in cui tre soli grandi giganti gestori di assets- i Big Three, in testa Black Rock con Fidelity e State Street –non solo gestiscono una grandissima parte degli investimenti globali ma detengono quote, anche di controllo, in un numero grandissimo e crescente di corporations e imprese, dentro e fuori dagli Usa a partire dall’Europa, con diritto di voto. Mentre il fondatore e CEO della Roccia Nera Larry Fink è in predicato per diventare Segretario al Tesoro in una eventuale amministrazione di Joe Biden.
Ma ricominciamo dall’inizio.
Black Rock, l’irresistible ascesa. Sulla scia di un articolo di Limes (a firma del prof Germano Dottori) Underblog si era già occupato della Roccia Nera nel 2015, chiedendosi se davvero il ‘Moloch della finanza globale’ fosse responsabile del cambio di scena in Italia nel 2011, quando Deutsche Bank, di cui BlackRock era azionista di controllo, aveva per prima ritirato i suoi capitali nei titoli di Stato italiani, spingendo il nostro paese sull’orlo del famigerato ‘baratro’. Non era Berlino, non erano i poteri di Francoforte a provocare il tracollo, era molto probabilmente stata la RocciaNera, concordava Underblog. Quasi certamente, a giudicare dai fatti successivi.
La Roccia nera era già un gigante e gestiva i rischi di $15.trilioni di attivi segnalava l’Economist che già nel 2103 le aveva dedicato una copertina con una gigantesca roccia nera incombente sull’orizzonte.
Nel contesto della finanziarizzazione globale promossa da Reagan e poi da Clinton, BlackRock aveva visto la luce nel 1988, in partnership al 50% con BlackStone, la mega finanziaria globale di private equity, che qualcuno vede connessa con i Rothschild (il barone Nathaniel Jacob in ogni caso entra nel 2007 nel board), nota dopo il 2008 per essersi impossessata a prezzi stracciati di case pignorate durante la crisi poi rivendute a prezzi gonfiati, racconta Ellen Brown (giugno 2020), avvocato e attivista favore delle banche pubbliche, autrice di vari libri. Che nel raccontare Jackson Hole 2019, ne riassume anche la storia.
<Staccatasi nel1995 dalla partner, BlackRock negli anni ’90 e 2000 accresce i suoi bilanci promuovendo gli MBS, i mutui cartolarizzati ovvero titoli garantiti da ipoteca che hanno fatto crollare l’economia nel 2008. Conoscendo bene il business dall’interno nel 2008-9 era stata incaricata dalla Fed di acquistare i titoli tossici fuori mercato da Bear Stearns e AIG, cosa che la Fed non avrebbe potuto fare da sé>. Le fortune della Roccia Nera sono tuttavia legate soprattutto agli ETF, titoli comprati e venduti come azioni ma che operano come fondi indicizzati, seguendo passivamente indici specifici come l’S&P 500, l’indice delle big corporations in cui investe la maggior parte della gente. Con gli ETF BlackRock si è assicurata trilioni di attivi, in particolare dopo aver acquisito la serie di iShares quando si è impossessata di Barclay Global Investors nel 2009. Al 2020 iShares comprende 800 fondi e $1.9 trilioni di attivi in gestione diretta.
I Big Three. Oggi il settore ETF comprende circa la metà di tutti gli investimenti in azioni Usa ed è altamente concentrato. Il settore è dominato dai tre maggiori gestori di denaro al mondo, i cosiddetti Big Three: Black Rock, Vanguard e State Street, con BlackRock leader assoluto: insieme detengono l’80% di tutti i fondi indicizzati.
Come si vede dalla tabella sui top money managers (non solo di ETF) pubblicata nel recente articolo di BloombergQuint, società indiana partecipata al 30% da Bloomberg News in un articolo recente. Black Rock in testa con $7.4 trilioni di assets globali sotto controllo (un terzo di quali in Europa, e $625 miliardi di piani pensione), seguita da Vanguard Group con $6.2 trilioni , State Street Global Adv con $5.1 trilioni, seguono Fidelity Investment ($3.2) e JP Morgan Asset Mgt ($2.4).
“The spectre of the Giant Three” titolava un anno fa uno studio di due docenti di Harvard, ben riassunto in italiano da Startmag.it, e sui Big Three è oggi puntato l’occhio dell’antitrust americana. Da notare gli intrecci azionari fra gli stessi Big Three, oltre che con le maggiori mega banche, come riferiva già nel 2015 Underblog, citato sopra.
Non solo. <Al 2017 i Big Three sono diventati anche i maggiori singoli azionisti nel 90% delle società S&P 500, comprese Apple, Microsoft, Exxon Mobil, General Electric, Coca Cola ecc, per restare negli Usa . La Roccia nera detiene inoltre principali interessi in quasi ogni mega banca e nei media più importanti.> Così la Brown, cui fa eco Le Monde Diplomatique, gennaio 2020:
<Insieme i tre giganti nella gestione di attivi comulano 15.000 miliardi di capitalizzazione, l’equivalente del PIL della Cina, e controllano un blocco maggioritario di azioni nel 90% delle imprese S&P 500, ma gli altri non sono che nani davanti al Leviatano finanziario, che investe in 5 continenti e, con un giro di affari superiore a $15.000 miliardi ($15 trilioni) e quasi 14.000 collaboratori in 30 paesi, gestisce da sola oltre $6000 miliardi, due volte e mezzo il Pil francese>.
Le quote nelle imprese S&P 500 sono solo la punta dell’iceberg. <La società di Larry Fink ha quote nel 40% di tutte le imprese americane e vota in 17.000 cda, possiede più azioni in Google, Amazon, Apple, Microsoft dei fondatori di tali società>.
La mira, spiega Le Monde Diplomatique, è acquisire un peso sufficiente nel capitale in concorrenza nello stesso settore, consentendole di influire sulle decisioni: come è accaduto per i prezzi nelle società aeree Usa, che fanno capo alla Roccia Nera. E in Europa? Lo vedremo più avanti
Aladdin. E’ la carta vincente della Roccia Nera, per la precisione di Black Rock Solutions: una piattaforma software iper sofisticata, “una rete di codici, scambi commerciali, chat, algoritmi, modelli predittivi”, che funziona come una Intelligenza Collettiva, spiega sul suo sito, (vedi anche Seekingalpha), ma anche sorta di oracolo . Attraverso tale rete la Roccia Nera scopre le vulnerabilità e valuta e prevede opportunità e rischi per i suoi clienti, diretti indiretti, piccoli e grandi, privati e istituzionali come governi, assicurazioni e quant’altro- compresi i gestori di assets suoi rivali (come Bloomberg LP, parente di Bloomberg News), monitorando ben $20 trilioni – $20.000 miliardi – di assets nel mondo. Niente a che vedere con le Mille e una Notte, il nome è l’acronimo di Asset, Liability, Debt and Derivative Investment Network)
L’incarico dalla Fed . Non sorprende che <quando la Fed ha avuto bisogno di aiuto per la sua missione di salvataggio pandemico si sia rivolta direttamente a Larry Fink, diventato il più importante suggeritore industriale del governo>, scrive BloomberQuint. Espertise e capacità di azione immediata hanno guidato la scelta nell’urgenza, ha ammesso il presidente Fed Jerome Powell in audizione.
In marzo la Roccia Nera si è così aggiudicata, senza gara e senza alcun dibattito al Congresso, un contratto in base alla legge CARES (Coronavirus Aid, Relief, and Economic Security Act) per utilizzare $454 miliardi di fondi sciolti assegnati dal Tesoro insieme alla Fed. Questi fondi potrebbero avere un effetto leva per fornire oltre $ 4000 miliardi di crediti Fed. <Mentre il pubblico era distratto da proteste, sommosse e lockdown – commenta Ellen Brown – Black Rock è di colpo emersa come “quarta branca del governo” – secondo la definizione del prof Willam Birdthistle, del Law College dell’università di Chicago – gestendo il controllo sul denaro stampato su richiesta dalla banca centrale>.
Il nuovo compito assegnato a Black Rock è molto più vasto di quello svolto durante la crisi del 2008. La prima parte, in atto dal 12 maggio, consiste nell’acquisto di ETF. E che gli ETF e i bond sottostanti siano al cuore della crisi da Covid e avessero bisogno di un salvataggio lo riconoscono esperti citati da Brown. Ma la società potrebbe finire per comprare i fondi che gestisce – come sta già accadendo per il 47% degli ETF acquistati – con evidenti conflitti di interesse.
La Roccia nera si difende sostenendo di non averne la proprietà ma di agire come mera custode. A differenza delle banche non fa investimenti per sé. “Agiamo come fiduciario della Fed di New York (il cuore della banca centrale) afferma un portavoce della società”.
Con i suoi ultimi incarichi è un argomento difficile da far valere, osserva Graham Steele dall’Università di Stanford, che è ha lavorato per la Fed di S.Francisco, citato da BloombergQuint. “Sono così intrecciati nel mercato e col governo che è un groviglio di conflitti davvero interessante”.
“Perché assegnare tutto il denaro da gestire a una sola società?”, chiede Birdthistle. E polemiche, anche sull’assegnazione dei fondi ai grandi di Wall Street , ce ne sono già se Powell il 29 luglio scorso ha tenuto a dichiarare che “Black Rock è solo il nostro agente, le decisioni le prendiamo noi, BlackRock esegue i nostri piani”. Nessuna replica dalla diretta interessata.
<BR gestirà i portafogli dei corporate bonds e dei debiti ETF. Farà lo stesso per i nuovi bond, talvolta agendo come unico compratore- e fino al 25% dei prestiti sindycated dalle banche. E acquisterà gli MBS da agenzie semigovernative come Fannie Mae e Freddie Mac. Otterrà $48 milioni annui di compensi, poco per una società i cui profitti l’anno scorso ammontavano a $4.5 miliardi – ulteriormente saliti del 21% nel primo trimestre 2010 – ma potrà cementare i legami dei suoi gestori con i politici>. Peraltro già assai forti.
Larry Fink e i suoi tentacoli. <La sfera di influenza di BlackRock – che si è costruito anche un potente ufficio legale – va oltre la banca centrale e comprende avvocati, presidenti e capi di agenzie governative di entrambi i partiti, sebbene più volto ai Democratici>, secondo BloombergQuint. <Solo un pugno di executives vengono dall’amministrazione di George W Bush, più di una dozzina da quella di Obama, sonocompreso il consigliere per la Sicurezza nazionale di Obama, il consigliere per la politica del clima, l’ex vicepresidente della Fed, e numerosi economisti della Casa Bianca, del Tesoro e della stessa Fed.>
Fink, il fondatore e CEO di BlackRock è da sempre considerato più vicino ai Dem. <Nel 2012 era nella lista per sostituire il segretario al Tesoro Tim Geithner in uscita. E ora è ampiamente considerato per quel posto in una eventuale amministrazione Biden, anche se non è chiaro come sarebbe visto dall’ala sinistra dei Dem, per quanto abbia la stima di membri di Wall Street amici del partito>, è ancora Bloomberg Quint a scrivere.
Del resto il business primario della società, la gestione di ETF, è stato acclamato in quanto rende gli investimenti più facili ed economici. E, per quanto Fink sia la bestia nera degli ambientalisti perché alcuni dei suoi fondi detengono quote di società di energie fossili, ha messo le mani avanti per prepararsi al contrasto del cambiamento climatico. Scrivendo lui stesso una lettera di impegni, di cui ha dato notizia anche Startmag.it.
<La sua influenza va ben al di là degli Usa. La Bank of Canada in marzo lo ha preso come consulente per i suoi acquisti di commercial papers, il debito che le società fanno per finanziare giorno per giorno le loro spese. E il mese scorso la UE lo ha assunto per consulenze su come integrare le pratiche ambientali, sociali e di governance nei modi in cui le banche gestiscono il rischio>.
BlackRock in Europa. <Larry Fink, il capo dei più potenti fondi mondiali, è nel suo aereo, destinazione Europa. Sull’Atlantico, chiede al comandante di collegarsi con la Germania. Chiede al suo responsabile regionale a Francoforte ed esige un incontro con Angela Merkel. Possibilmente entro cinque ore dal suo atterraggio>. Comincia con questo aneddoto, raccontato da una ex dipendente, un articolo del del 2018 del sito di investigazione e opinione francese Mediapart intitolato “BlackRock, il Leviatano della finanza che pesa sulle scelte europee”. Il seguito per abbonati.
Attac-54 ne riassume i punti salienti, dopo varie cifre sulla dimensione del gigante, con clienti in 100 paesi, e un terzo degli assets sotto il suo controllo in Europa: <Contemporaneamente consigliere delle banche centrali e principale azionista dei fiori all’occhiello industriali, mormora all’orecchio degli Stati europei. Punti chiave: contrastare ogni regolamentazione finanziaria e imporre pensioni private a capitale per tutti>.
Dopo la crisi finanziaria ha accresciuto il suo potere ben al di là della gestione di attivi: lo si ritrova come uditore delle banche a richiesta delle autorità di regolazione, come consigliere di Stati sulle privatizzazioni. Nell’autunno 2017 è stato invitato dal governo francese a presiedere il comitato CAP2022 volto a designare i futuri contorni dello Stato.
BlackRock propone ad altre entità finanziarie di mettere a loro disposizione i suoi strumenti per la gestione del rischio. Ma offre anche servizi alle autorità finanziarie. Che lo sollecitano a valutare la salute di grandi istituti bancari considerati sistemici.
Solo in Francia è azionista tra il 5 e il 10% di una serie di grandi industrie (esempi) e spesso l’azionista principale di almeno 172 società quotate nella Borsa francese, oltre ad avere il voto in 17.000 imprese del mondo. Quanto all’Italia, Underblog nel 2015 aveva fatto un elenco delle sue partecipazioni. L’articolo più recente trovato oggi è di Financecommunity.it, 29 luglio 2020, dedicato alla squadra italiana.
<La presenza italiana del gigante Usa risale al 2000, nel 2006 la fusione con la banca di investimenti Merryl Linch gli porta in dote vari manager fra i quali il capo dell’attuale squadra italiana Andrea Viganò, già responsabile del Sud Europa. A fine 2013, in Italia gli asset in gestione da parte di BlackRock valevano 52 miliardi di dollari con 8 miliardi raccolti nel corso dell’anno. Oggi i fondi esteri controllano il 38% di Piazza Affari, e il primo investitore estero, secondo in assoluto dietro lo Stato italiano, è la Roccia Nera che, attraverso 156 società, ha partecipazioni per 20 miliardi di euro, con un controvalore delle azioni italiane raddoppiato rispetto a un anno fa. Negli ultimi mesi la società ha aumentato le quote, in particolare nel settore bancario, in cui è presente con il 5% circa di Intesa Sanpaolo e Unicredit e il 6,8% del Banco Popolare>.
Ma torniamo a Mediapart, che segnala gli interventi europei di BlackRock già durante e dopo la crisi del 2008. In Irlanda, la banca centrale gli aveva chiesto di valutare lo stato di sei banche irlandesi, la Grecia, sotto pressione della Troika, si era rivolta alla società di Fink per dissequestrare i portafogli di prestiti di 18 banche (2011) poi ancora delle quattro maggiori (2013).
Anche l’Olanda aveva chiamato BlackRock per analizzare il portafoglio di ING, banca sull’orlo del fallimento, di cui il gigante Usa deteneva il 5%. Dijsselbloem, ministro delle finanze e allora presidente dell’Eurogruppo, si era giustificato. Sebbene, ironia, la banca centrale olandese da 2007 avesse assegnato proprio alla Roccia Nera la gestione dei fondi pensione dei suoi impiegati.
E a Bruxelles? Da una fonte interna all’Europarlamento si apprende che BlackRock organizza “giornate di informazione” per gli assistenti parlamentari scrive Attac54 raccontando Mediapart (nel 2018 ricordiamo). E fosse solo questo. Viene citata Daniela Gabor, docente di macroeconomia all’università di Bristol, che dal 2013 ha seguito i dibattiti sulla regolazione finanziaria quando il Commissario Michel Barnier prometteva di rinforzare le regole sul sistema finanziario (come oggi conta di fare Paolo Gentiloni equilibrando i sistemi fiscali e ridimensionando i paradisi, vedremo):
“Ho capito che ad avere il potere non erano più le banche ma i gestori di attivi “, ha osservato Gabor, citata anche da Ellen Brown. Secondo la quale BlackRock riflette la rinuncia al welfare state da parte dello Stato. Il suo potere crescente si accompagna con i cambiamenti strutturali in corso, nella finanza ma anche nella natura dei contratti sociali fra i cittadini e lo Stato. E la BCE, che sollecita BlackRock come uditore delle banche, non ha alcun potere su quella società”.
<Il potere acquisito dalla Roccia nera sugli Stati è orizzontale, in quanto azionista di imprese a priori in concorrenza può spingere verso concentrazioni, specializzazioni, cessioni. Come accade già nella Chimica dove domina il settore con partecipazioni in tutti i grandi gruppi mondiali>.
Alle stesse conclusioni arrivava del resto nel 2018 l’articolo Blackrock – The Company That Owns the World del gruppo di ricerca multinazionale Investigate Europe, che rimandava poi a Mediapart.
In sintesi: <Minacce alla concorrenza attraverso il possesso di quote in società in competizione, offuscamento dei confini fra capitale privato e affari pubblici lavorando accanto ai regolatori, battaglie per la privatizzazione dei piani pensione così da canalizzare i risparmi nei suoi fondi>. E sulle pressioni per riformare le pensioni europee insiste molto Le Monde Diplomatique .
La Roccia Nera consulente della BCE. Nel dicembre 2018 il Sole24Ore se ne usciva con la “rivelazione” dell’incarico a Black Rock da parte della Bce di eseguire gli stress test bancari. Una prassi non nuova, quella di esternalizzare tale compito per mancanza di tecnici qualificati. “Se ne accorge solo ora?”, commentava Startmag.it.
La notizia peraltro era stata pubblicata in ottobre da Don Qujones, pseudonimo di un analista economico su cose europee e non solo collaboratore del noto sito californiano Wolfstreet. Con considerazioni sui precedenti ben più interessanti.
<Nel 2014 la Bce ha assunto BlackRock Solutions come consulente su come implementare l’acquisto di titoli garantiti da attivi delle banche centrali europee. In altre parole – spiegava- prima di imbarcarsi in uno dei più vasti programmi di QE della storia, la Bce ha cercato i consigli del maggior gestore di asset, la società che più ha investito negli attivi che intendeva acquistare>.
La Bce era presieduta da Mario Draghi, che a gennaio 2015 lancerà l’atteso programma di Quantitative Easing da €60 miliardi.
Nel 2016 la Roccia Nera viene di nuovo assunta dalla banca centrale europea, questa volta per condurre gli stress test. L’incarico del 2018 è un’estensione di quel contratto. Il costo, rivelato dalla stessa Bce dopo le pressioni tedesche, è relativamente basso: €8.2 milioni. <Ma l’importanza dell’incarico è nelle informazioni privilegiate che BlackRock si assicura su banche di molte delle quali, se non tutte, detiene pacchetti di azioni e in due terzi delle quali figura come consulente, aiutandole nelle verifiche>.
La società di Larry Fink esclude conflitti di interesse, e parla di una ’muraglia cinese’ tra le diverse branche della società stessa (dove peraltro per passare da un settore all’altro a un manager bastano solo due settimane di sospensione, scrive la Brown). Non tutti non tutti sono convinti . “Le dimensioni di BlackRock danno luogo a un potere di mercato che nessuno Stato è più in grado di controllare” aveva osservato il parlamentare tedesco Michael Theurer, membro dell’europarlamento dal 2009 al 2017, citato da Wolfstreet. Fosse solo un potere di mercato. La “piovra vampira”, vampire squid, definizione coniata a suo tempo da Matt Taibbi in un celebre pezzo su Goldman Sachs, è vista da alcuni come un vero e proprio “governo ombra”.
<Come Goldman Sachs, BlackRock sta estendendo i suoi tentacoli attraverso l’Europa e spende grandi somme in lobbying e nel catturare politici e funzionari come l’ex presidente della Swiss National Bank, la banca centrale svizzera, Phillip Hildebrand diventato vicepresidente con ruoli di primissimo piano nella società e l’ex capo del Tesoro britannico George Osborne>, racconta BloombergQuint.
A Jackson Hole, 2019. Non sorprende a questo punto la notizia data da Ellen Brown e riportata all’inizio di questo post, protagonista proprio Hildebrand.
<L’importanza e il peso politico di BlackRock sono apparsi evidenti quando quattro dei suoi manager esecutivi, capeggiati dall’ex capo della Swiss National Bank Phillip Hildebrand hanno presentato una proposta meeting annuale dei banchieri centrali a Jackson Hole dell’agosto 2019>. Un incontro come sempre dalla natura dichiaratamente economica e politica.
<Essendo a conoscenza che i banchieri centrali non avevano più munizioni per controllare la fornitura di denaro e l’economia, BlackRock ha detto che era tempo che le banche centrali abbandonassero l’indipendenza a lungo vantata e affiancassero alla politica monetaria (compito usuale delle banche centrali) una politica fiscale (compito tradizionale dei legislatori)>. La crisi del Covid ha offerto l’opportunità perfetta, scrive Brown, che mette in relazione quanto sopra con il piano americano di salvataggio, gestito da BlackRock. Un approccio che appare limitato.
Un governo ombra globale? E’ infatti significativo che quella della Roccia Nera non fosse semplicemente una “proposta”. Bensì un vero e proprio Piano, molto articolato, presentato il 15 agosto, qualche giorno prima del simposio di Jackson Hole, come si può leggere sul suo sito, a cui rimandiamo. Un Piano globale, ambiziosamente intitolato Dealing with the next downturn, ovvero come affrontare la prossima fase discendente. Che appariva già ben chiara un anno fa. Covid o meno.
Il Piano è stato messo in pratica, come la stessa BlackRock spiega sul suo sito nell’Outlook dell’11 giugno 2020, compiacendosi del fatto che <in questi due mesi la politica macroeconomica ha visto niente di meno di una Rivoluzione>. Parola chiave su cui insiste anche più avanti. Policy revolution, Rivoluzione delle politiche, è del resto il titolo.
<La risposta politica odierna è di una scala completamente diversa da quella data nella crisi finanziaria del 2008. Non solo è stata più rapida e di una ampiezza ben superiore a quella di ogni altro momento storico, ma i cardini delle strutture della politica globale e dei mercati finanziari sono stati del tutto trasformati>, viene spiegato, anche con tabelle. Aggiungendo già nel sottotitolo che <Senza appropriate barriere di sicurezza e una strategia di uscita, vediamo una china scivolosa>.
BlackRock indica tre aspetti della rivoluzione. In estrema sintesi: *dare liquidità direttamente a famiglie e business * politiche monetarie e fiscali mescolate esplicitamente *sostegno alle imprese con condizioni stringenti, aprendo le porte a un intervento senza precedenti nel funzionamento dei mercati finanziari e di governance delle imprese. Seguono maggiori dettagli.
<Questa rivoluzione politica era inevitabile, data l’insufficienza delle politiche monetarie nel rispondere a una significativa, drammatica fase discendente> – dell’economia globale si presume. Una discesa invero poco raccontata nelle cronache mediatiche, sempre propense all’ottimismo, e a presentare gli Stati Uniti, guardando essenzialmente a Wall Street, come un solido blocco economico, a dispetto di allarmi da parte degli economisti più avveduti. Le ricette di BlackRock sono rivolte anche all’Europa.
Conclusioni. Che il sistema sempre più globalizzato e intrecciato sia ormai gestito dalle banche centrali, con la Fed in primo piano e con un ruolo di guida, era da tempo evidente, così come il crescente peso di BlackRock come gestore di asset e consulente, dominante nell’ambito dei Big Three.
La novità sembra essere l’approdo della RocciaNera a pianificatore e controllore globale, con l’avvallo delle banche centrali stesse. Mentre il ruolo dei governi, e della stessa Ue, sembra scivolare quasi in secondo piano. A dispetto dei sovranisti, che se la prendono con falsi bersagli.
Un destino inesorabile e inevitabile, nel tentativo di puntellare la supremazia occidentale? Probabilmente sì.
Con buona pace degli analisti anche i più critici che si attardano ancora a puntare il dito sui conflitti di interessi, e della stessa Brown . Dopo aver sottolineato come le politiche pubbliche siano oggi condotte a favore del mercato azionario, considerato il barometro dell’economia sebbene abbia ben poco a che fare con l’economia reale e che BlackRock sia ormai nelle condizioni di controllare l’economia, e aver assodato, col citato Peter Ewart, che “oggi il sistema economico non è più il capitalismo classico ma un capitalismo monopolistico dove i confini fra Stato e oligarchia finanziaria sono virtualmente inesistenti”, da strenua fautrice del pubblico nell’economia e nelle stesse banche, Brown avanza una proposta utopica, o quanto meno irrealistica :
<Se tali oligarchi sono troppo grandi e strategicamente importanti per essere spezzati secondo le leggi antitrust, dovrebbero essere nazionalizzati e messi al servizio del pubblico. Quanto a BlackRock dovrebbe per lo meno essere regolato come un istituto Finanziario di importanza Sistemica (cosa che è finora riuscita ad evitare per sfuggire alle pur blande regole della legge Dodd-Frank, aggiungiamo). Meglio ancora regolarla come una utility pubblica. Quale amministrazione lo farà mai?